top of page

Avviamento all'atletica leggera

Categorie esordienti a partire dai 6 anni

La società si avvale di tecnici specializzati della F.I.D.A.L. che cureranno i Movimenti per lo sviluppo del corpo.

Trampolino di lancio per tutte le attività fisiche dei ragazzi.

Avviamento all'atletica leggera: Servizi

PROGETTO PER L’AVVIAMENTO ALL’ATTIVITA’ MOTORIA E ALL’ATLETICA LEGGERA PER RAGAZZI A PARTIRE DAI 6 ANNI DI

ETA’

I PRESUPPOSTI DELLA PRESTAZIONE MOTORIA


PREMESSA


L’attività motoria in età giovanile ha un ruolo di primaria importanza nel contesto sociale ed in quello scolastico. Il ruolo del ragazzo nella civiltà moderna è caratterizzato da poche occasioni di movimento e da grande interesse per i potenti mezzi elettronici e televisivi, al punto da correre seri rischi legati alla sedentarietà , a cui si aggiunge anche il problema di abitudini alimentari errate. La conseguenza è che gli anni migliori per gli apprendimenti di base trascorrono senza occasioni sufficientemente valide, stabili e continue per lo sviluppo della motricità, senza contare i danni alla salute provocati dalla carenza di movimento. Per evitare questi rischi, ma soprattutto per dare libero sfogo alle proprie necessità di muoversi, di giocare, di misurarsi con i propri coetanei.

L’obiettivo fondamentale dei giovani deve favorire lo sviluppo globale della personalità e, in ambito motorio, fornire possibilità di sviluppo di capacità e di apprendimento di abilità che potranno essere determinanti per il successo futuro.

È evidente che la prestazione deve essere anche sottoposta alle norme che caratterizzano uno sport e che devono essere rispettate. La preparazione e lo svolgimento delle azioni motorie dipendono da caratteristiche interne ed esterne all’individuo. I presupposti delle prestazioni sono gli elementi interni che ciascun giovane pone a disposizione per eseguire determinate azioni. Tali presupposti si esprimono essenzialmente in processi di tipo energetico e di tipo informazionale e possono essere definiti secondo la  seguente classificazione.


  1. LA COSTITUZIONE FISICA


Nell’attività motoria che coinvolge i giovani, questo presupposto deve essere analizzato con molta accortezza. L’auxologia studia non solo i problemi legata alla crescita, cioè ai cambiamenti delle misure nella statura, nella corporatura e nella composizione corporea, ma anche quelli legati alla maturazione e al concetto più generale di sviluppo fisico.




  1. LA CONDIZIONE


Viene rappresentata dall’efficienza del metabolismo muscolare, della funzionalità degli apparati, come quello cardiocircolatorio, della struttura muscolare. Fanno riferimento a questo componente le capacità condizionali quali la forza, la resistenza, la rapidità, soprattutto per ciò che riguarda la manifestazione che comportano impegni di tipo energico.

Il problema giovanile sul tema delle capacità condizionali è stato particolarmente centrato dagli studi sulle cosiddette fasi sensibili ( o sensitive ), nel tentativo sia di individuare i momenti più opportuni per sviluppare determinate capacità, sia per formulare programmi adeguati all’età, e quindi per evitare danni di qualsiasi tipo ( fisico, psicologico ). A questo scopo si fa riferimento ai numerosi studi sull’evoluzione di queste capacità , per spiegare di volta in volta l’andamento che presentato negli anni in dipendenza sia della crescita che del tipo e del livello di attività motoria.


  1. LA COORDINAZIONE


Si esprime nei termini di controllo e regolazione dei movimenti e di controllo dei gradi superfluidi di libertà. Questa componente può essere espressa con il termine tecnica-coordinazione, che rende più adatto alle varie discipline il concetto di capacità coordinative.

La coordinazione , che coincide con i processi di organizzazione dei movimenti, secondo un programma motorio diretto ad uno scopo , si ricollega al fattore tecnico per ciò che riguarda le fasi del movimento, ritmo, la fluidità, la precisione e, soprattutto nel caso di resistenza, l’efficienza del movimento. Lo studio delle fasi sensibili per le capacità coordinative e ancora più rilevante rispetto a quelle condizionali, proprio perchè gli apprendimenti più evidenti si hanno in coincidenza con il periodo di maggior sviluppo coordinativo, con ovvie differenziazioni individuali e per sesso.


  1. IL CONTROLLO DELLE AZIONI


Si fa riferimento a tutti i processi cognitivi, emotivi e motivazionali che preparano e sovrintendono all’esecuzione del movimento. Proprio in una visione globale della personalità dell’individuo in rapporto con l’ambiente naturale e sociale, questa componente costituisce il livello di regolazioni più elevato della prestazione motoria.

Gli elementi che caratterizzano il controllo dell’azione sono le convinzioni, gli atteggiamenti ,le strategie di azioni, le motivazioni e le capacità tattiche. L’analisi di questi temi che coinvolgono la sfera psicologica, viene approfondita in psicologia sui processi mentali.



LE FASI DELL’APPRENDIMENTO


Per poter meglio conoscere i propri atleti, l’istruttore deve essere in grado di conoscere il livello motorio iniziale,laddove l’inizio è ovviamente riferito al percorso didattico da intraprendere. Lo sviluppo

di nuovi movimenti si articola in una successione di fasi, ognuna delle quali è caratterizzata da diversi elementi che ne consentono l’individuazione. Queste fasi nella struttura dell’allenamento di base sono riconducibili a tre.

Le tre fasi dell’apprendimento delle abilità motorie possono essere riassunte con i seguenti termini,

  • Fase della coordinazione grezza;

  • Fase della coordinazione fine;

  • Fase di consolidamento della coordinazione fine e disponibilità variabile.


FASE DELLA COORDINAZIONE GREZZA


In tale fase c’è una specie di “messa a fuoco” ed orientamento, nella ricerca di appropriarsi della nuova forma di movimento, che viene solitamente illustrata dall’istruttore , per un idonea comprensione del compito. E’ ovvio che un elemento primario è dato dal numero di volte che l’allievo è messo in condizione di eseguire il movimento, ma sono anche importanti i metodi di insegnamento, l’ambiente, le attrezzature, le motivazioni, lo stato d’animo, la concentrazione.

Tutti i presupposti motori sono ancora insufficienti, dovuti alla scarsa capacità nella ricezione ed elaborazioni delle informazioni e quindi:

ridotta capacità di dosare la forza o il grado di rapidità;

difficoltà di accoppiare i movimenti dei segmenti corporei;

scarsa precisione e sincronizzazione dei movimenti;


FASE DELLA COORDINAZIONE FINE


In questa fase si cerca di rendere pienamente cosciente la nuova abilità motoria. In pratica questa fase interessa l’ottenimento della coordinazione grezza fino all’esecuzione senza errori, in condizioni non complesse. Rispetto quindi alla fase precedente, l’esecuzione dovrebbe essere quella ricercata e resa più stabilizzata, anche se non può essere assicurata in condizioni di gara o, più in generale, in presenza di elementi di disturbo.

Dal punto di vista motorio, si ottengono vistosi miglioramenti di diverse capacità. Migliora infatti l’intervento della forza, rispetto alle forze di attrito o di gravità, l’accoppiamento dei movimenti dei segmenti corporei più adeguato, soprattutto per la coordinazione del tronco, l’ampiezza dei movimenti è vicina ad essere quella ottimale,l’alunno è in grado di controllare l’esecuzione del movimento, oltre al risultato finale dell’azione.


Per quanto riguarda la terza fase si raggiunge in età superiore ai 10 anni.



IL PROGRAMMA DI ALLENAMENTO


L’attività fisica o sportiva è mezzo di formazione e, con il modesto tempo settimanale a disposizione, non può far molto di più che sviluppare la prima essenziale conoscenza del gesto.

In fine l’attività fisica e sportiva non è quindi l’allenamento vero e proprio, ma l’educazione al movimento tramite una vasta gamma di attività, per il quale il gesto sportivo non è che uno dei tanti mezzi.

Infatti l’allenamento ha la funzione di dare la conoscenza essenziale del gesto tecnico. Deve per tanto essere strutturata con poche semplici specialità in cui ogni studente possa sperimentare, sia in forma individuale che collettiva, a marciare, correre, saltare, lanciare, utilizzando i gesti, gli attrezzi e le tecniche con dimensioni e modalità facilitate per consentire a tutti di provare e provarsi.

Il raccordo tra i due modi di fare atletica è ben espresso con uno slogan:

Atletica : provala a scuola e praticala in società.


Le discipline che comprende l’atletica sono:

velocità

corsa agli ostacoli

salto in lungo

salto in alto

lancio del vortex

mezzofondo

marcia

staffetta


PROGRAMMA


Comprende una fase di riscaldamento attraverso una semplice corsa, esercizi e stretching base, per il rilassamento e lo stiramento muscolare, esercizi più tecnici per l’esecuzione di una specialità, infine prove di specialità.


FINALITÀ


  • Consapevolezza della propria corporeità attraverso le funzioni espressive e comunicative del linguaggio gestuale e motorio.

  • Acquisizione di una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero.

  • Scoperta delle attitudini motorie personali, maturando la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità (autovalutazione).

  • riconoscimento del contributo dell'esperienza motoria e sportiva ai fini della crescita del rispetto reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell' impulsività e della collaborazione interpersonale.


OBIETTIVI GENERALI


Alfabetizzazione motoria di base:


  • educare le capacità senso-percettive

  • educare gli schemi motori e posturali

  • educare le capacità e abilità motorie



OBIETTIVI SPECIFICI:

  • padroneggiare il proprio corpo

  • conoscere e percepire il proprio corpo in rapporto allo spazio e al tempo

  • conoscere gli oggetti con cui giocare e il mondo esterno


CONTENUTI:


  • esperienze libere di movimento, di corsa

  • sperimentazione di giochi svolti indifferentemente con la destra e la sinistra

  • giochi di acutezza, orientamento e memoria uditiva e visiva, di esplorazione e discriminazione tattile

  • attività motorie che favoriscano lo sviluppo degli equilibri, della differenziazione spazio temporale, dell'orientamento e della fantasia motoria

  • attività per accrescere rapidità, forza, elasticità e resistenza

  • acquisizioni di abilità specifiche fino a prerequisiti di tecnica e tattica


ASPETTI ORGANIZZATIVI ED OPERATIVI


Durata del corso: Le lezioni saranno di un'ora e mezza ciascuna due volta alla settimana per tutto l’anno, escluso i giorni festivi ed i mesi di luglio e agosto.

  • Giorni : LUNEDI’ e GIOVEDI’ dalle 18,30 alle 20,00 (fino a fine giugno)

Metodologia e modalità di attuazione: le lezioni si svolgeranno in pista al campo scuola “BELLAVISTA” o nella palestra della scuola elementare “ Giovanni Rodari”, condotte da un istruttore di atletica leggera regolarmente tesserato.

Avviamento all'atletica leggera: Testo

Sabrina Affatato 3476163754

©2021 di Atletica Phoenix 2020. Creato con Wix.com

bottom of page